Pizza di Pasqua laziale – metodo diretto

Pizza di Pasqua laziale – metodo diretto
La pizza di Pasqua laziale è uno dei dolci, se così lo si può chiamare, che mi riportano veramente indietro nel tempo.
Molti anni fa, quando il consumismo non era nemmeno nella mente delle persone, e chi aveva la possibilità di allevare un maiale ne mangiava le carni poi per tutto l’anno, ecco a quei tempi risale la tradizione della pizza di Pasqua. Il maiale si allevava tutto l’anno, per Dicembre, Gennaio si uccideva e si utilizzava tutto. Ci sono ricette ormai perse nella mente delle persone o comunque poco considerate che prevedevano l’utilizzo del maiale. Mi riprometto di cercare gli ingredienti e di prepararle man mano qualcuna e pubblicarla nel blog. Quindi per Pasqua, le famiglie che avevano la fortuna di poter accudire un maiale, aprivano il capocollo. Il primo degli insaccati che si consumava in quanto più piccolo.
La mattina di Pasqua la colazione veniva fatta proprio con la pizza di Pasqua formaggi e il capocollo casereccio. Ora quello che era un modo di vita è diventato storia da raccontare ma il sapore di quella pizza di Pasqua che mi preparava mia nonna rimane sempre nella mia mente.
La ricetta che vi propongo è proprio quella di famiglia e per il momento ve la presento preparata con il metodo diretto di lavorazione. Utilizzando il metodo diretto, si impastano tutti gli ingredienti insieme; per ottenere una buona lievitazione si “rinfresca” l’impasto. Ogni tre o quattro ore si prende la pasta e si rimescola, possibilmente a mano, poi si rimette a lievitare.
Il metodo indiretto di lavorazione invece prevede la preparazione di un lievito (tipo biga, poolish o lievito madre) prima e poi il successivo impasto fatto appunto con il lievito precedentemente preparato. Metodo più elaborato utilizzato ad esempio per il panettone, la colomba, e poi come vedrete prossimamente anche per la pizza di Pasqua.
Andiamo a vedere come si prepara la pizza di Pasqua col metodo diretto.
Ingredienti per ca 1800 g di impasto (ne ho fatte due pizze):
500 g di farina 00
500 g di farina manitoba
3 uova
38 g di lievito di birra (1 panetto e ½)
25 g di burro
65 ml di olio evo
65 ml di vermouth
150 g di zucchero
250 ml di latte
5 g di estratto di bacca di vaniglia
5 g di cannella in polvere
2 fiale di aroma di arancia (o la scorza grattugiata di una arancia grande o 2 piccole)
1 fiala di aroma di vaniglia
2 fiale di aroma di limone (o la scorza grattugiata di due limoni)
Per spennellare 1 tuorlo
Preparazione della pizza di Pasqua
Per preparare la pizza di Pasqua laziale con metodo diretto preparate tutti gli ingredienti.
Sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido e coprite con della pellicola trasparente. Nella ciotola di un impastatore mettete le uova e lo zucchero.
Fate amalgamare inizialmente con la foglia e solo quando l’impasto diventerà più duro cambiatela con il gancio. Aggiungete la farina poca per volta e fate inglobare nell’impasto.
Quando sarà diventato un po’ duro aggiungete pochi liquidi per volta. Iniziate con il lievito disciolto nel latte, poi ancora farina e continuate a fare impastare.
Aggiungete gradualmente il vermouth versandolo quando c’è ancora farina da aggiungere, in quanto deve essere aggiunto sulla farina per evitare di “bruciare” l’impasto. Versatelo proprio a contatto con la farina e fate amalgamare bene.
Aggiungete ora gli aromi e la cannella. Fate impastare fino a che la pasta diventa liscia, omogenea e si stacca dalle pareti della ciotola dell’impastatore.
Trasferite la pasta su una spianatoia, impastate ancora un poco a mano e poi formate una palla con la pasta e fatela lievitare per circa 12 ore in un recipiente coperto da un panno e lontano da spifferi, magari dentro al forno spento. Prima mia nonna usava la madia.
Ogni tre quattro ore riprendete la pasta e impastatela bene, meglio se a mano, fate qualche piega e rimettetela a lievitare.
Trascorse le 12 ore impastate per l’ultima volta e dividete la pasta a seconda dei recipienti che avete.
Considerate che la pasta deve arrivare al massimo alla metà dell’altezza dei recipienti scelti.
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Potete prendere i contenitori delle pizze di pasqua unti interamente di olio o gli stampi monouso del panettone. Io purtroppo volevo fare due pizze ma avevo contenitori troppo grandi.
Nulla di grave ma non ho ottenuto l’effetto a fungo classico della pizza di Pasqua. Se avessi avuto anche gli stampi da panettone sarebbe stato meglio. Sarà per la prossima volta.
Fate lievitare di nuovo fino a che la pasta raggiunge il bordo dei contenitori (dalle 3 alle 6 ore dipende da un sacco di fattori).
A questo punto accendete il forno a 180 °C. prendete un tuorlo d’uovo e sbattetelo bene. Spennellate la parte superiore della pizza con l’uovo sbattuto e infornate per 40 minuti.
Fate sempre la prova stecchino per essere sicuri che la pizza di pasqua sia cotta. Sfornate, togliete dagli stampi e fate raffreddare su una grata.
Per tradizione si mangiavano la mattina di pasqua con salumi tipo il capocollo e formaggi. Può essere consumata anche come dolce, accompagnata da marmellate e confetture
Ricetta e foto ElenaPrugnoli ©copyright – tutti i diritti riservati.
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