Cavolfiore, proprietà varietà e ricette
Cavolfiore, proprietà varietà e ricette
Il cavolfiore è una tipica verdura invernale ricca di proprietà ideali per affrontare la stagione fredda, ed è per questo che andrebbe consumato almeno una volta a settimana. Vi sono numerose varietà, distinte in base all’epoca di maturazione e al colore dell’infiorescenza.
Vi sono varietà precocissime (raccolte ad ottobre), precoci (raccolte a novembre-dicembre), invernali (raccolte a gennaio-febbraio) e tardive (raccolte da marzo a maggio).
Oltre alle più diffuse varietà con l’infiorescenza bianca esistono altre varietà più o meno colorate. Esiste infatti il cavolfiore viola o violetto di Sicilia, il cavolfiore romano o romanesco particolare per le sue rosette che richiamano i frattali, il cavolfiore verde – come quello verde di Macerata e di Moncalieri – e per finire il cavolfiore arancione.
Il cavolfiore è comunque una tipica verdura invernale e può essere consumato sia cotto che crudo. Le sue proprietà benefiche si conoscono sin da tempi antichi, infatti molti metodi curativi includevano questo ortaggio.
Dal punto di vista nutrizionale il cavolfiore contiene pochi carboidrati e pochissime calorie, per cui è un ortaggio che si può introdurre spesso in una dieta. E’ inoltre ricco di micronutrienti: in esso troviamo potassio, vitamina A, vitamina C, ferro, calcio, acido folico e tantissime sostanze antiossidanti.
Sapevi che ha un contenuto di Vitamina C più elevata dell’arancia? Questo contenuto però rimane tale se lo consumiamo crudo, cosa che quasi sempre non facciamo.
E’ molto utile per contrastare i malanni stagionali, grazie ai suoi numerosi principi nutritivi.
Il suo consumo è particolarmente indicato in caso di diabete perché le sue proprietà aiutano a controllare i livelli di zuccheri nel sangue.
Il cavolfiore apporta buone quantità di fibra che aumenta il senso di sazietà e previene la stitichezza. Inoltre le fibre sono molto utili perché controllano l’innalzamento della glicemia e aiutano a purificare l’intestino.
Il consumo di questo ortaggio facilita l’assorbimento del ferro grazie al suo contenuto di vitamina C.
Il cavolfiore ha anche delle proprietà anti-iodio. Al suo interno ci sono infatti delle sostanze che ne riducono la disponibilità per l’organismo combinandosi con esso.
Questo chiaramente non vuol dire che mangiar cavolfiore provochi problemi di tiroide, ma chi ha dei problemi di ipotiroidismo dovrebbe evitare di assumerne grandi quantità di questo ortaggio crudo. Ne può mangiare invece dopo la cottura.
Scegliere i cavolfiori
Prima di acquistare dei cavolfiori di qualsiasi varietà siano, controllate che tutte le cime siano serrate e che la superfice sia bella uniforme. Da preferire i cavolfiori con le foglie che devono essere dure e si devono spezzare se piegate.
Pulire e cuocere il cavolfiore
Per pulire i cavolfiori è sufficiente togliere la base dura e le foglie esterne. Potrete anche dividere le varie cimette stancando ogni infiorescenza. Lavatelo bene sotto il getto dell’acqua e se avete deciso di lasciarlo intero mettetelo a bagno per circa 20 minuti in acqua acidulata con limone o aceto.
I cavolfiori possono essere cotti in molti modi. Qualunque sia il tipo di preparazione scelto, il cavolfiore deve essere quasi sempre precedentemente bollito (a meno che non si mangi crudo, tagliato sottilmente e condito con olio, limone e sale).
Questo ortaggio spesso non viene cucinato molto volentieri, per via dell’odore poco gradevole, che emana durante la cottura.
Per ovviare a questo problema è possibile ricorrere a diversi stratagemmi: come unire qualche goccio di limone durante la cottura e un pezzetto della sua scorza; oppure immergere una fetta di pane con molta mollica, che assorbirà una parte del forte odore; oppure, ancora, riponendo sul coperchio un panno imbevuto di aceto.
La cottura avviene in una pentola con abbondante acqua salata o nella vaporiera. I tempi di cottura dipendono dalla grandezza dei pezzi che avete formato.
Ci vorranno dai 10 minuti per piccoli pezzi a 40 minuti per l’intero cavolfiore.
Per verificare la cottura infilate il cavolfiore con una forchetta se penetrerà facilmente nella polpa allora è cotto.
Oltre ad essere lessato, il cavolfiore può essere cotto al vapore, cucinato al gratin, fritto, saltato in padella oppure può essere impiegato nella preparazione di altri piatti, come il soufflé, purè e primi piatti a base di pasta o di riso.
Se avete poco tempo a disposizione, potete cucinare il cavolfiore nella pentola a pressione, dimezzando così i tempi di preparazione senza alterare in aggiunta il suo gusto.
Al forno: possono essere cotti al forno, gratinati, interi o a pezzi importante sbollentarli per qualche minuto se a pezzi e 10 minuti se interi. La cottura al forno viene fatta a 190 – 200 °C per 15 minuti se a pezzi e 40 minuti se intero.
Il cavolfiore di qualsiasi varietà, si presta molto a ricette sia di primi piatti che come contorno lesso gratinato fritto. Ottimo anche come ingrediente di muffins e di torte salate.
Di seguito le ricette che ho provato con questo stupendo ortaggio invernale.
Da non perdere le ricette dolci. Si perché ho sperimentato che questo meraviglioso ortaggio può essere utilizzato per creare dei dolci. Per ora ne ho provati due.
Ricette dolci e salate con i cavolfiori
Torna alla Home per leggere altre ricette
Ricetta e foto Elena Prugnoli ©copyright – tutti i diritti riservati.
Se provate le mie ricette non esitate a condividere sulla mia pagina facebook le vostre foto le pubblicherò..
In cucina con Zia Ralù sui social entra e seguimi su FACEBOOK ; PINTEREST ; Instagram ; TWITTER ; Telegram